Quando a marzo del 2014 Samyang aveva annunciato l’uscita di un obiettivo 12 mm specifico per fotocamere mirrorless, avevo accolto la notizia con particolare entusiasmo. A quel tempo possedevo ancora la Sony Nex 6 ed ero alla ricerca di un grandangolare di buona qualità che non costasse uno sproposito. Purtroppo al momento le alternative erano poche e piuttosto costose ed è per questo che ho seguito con attenzione la messa sul mercato, i primi test e recensioni e le prove sul campo, anche dopo avere venduto la Sony ed avere preso la Fuji.
Dopo mesi e mesi di studi, ricerche, tentennamenti e ripensamenti ho deciso di fare in grande passo e di acquistarlo lo scorso luglio. Devo ammettere che per lungo tempo è stato in ballottaggio con il Fuji XF 14mm e con il Fuji XF 10-24, tutti obiettivi nativi di casa Fuji e tutti con autofocus. L’idea di utilizzare una lente solo in manual focus un po’ mi spaventava e soprattutto nutrivo parecchi dubbi sulla qualità e sulla resa finale. Poi ho visto le foto di Roy Cruz, fotografo coreano che lo utilizza moltissimo e con risultati stupefacenti, ed ogni dubbio è stato fugato.
Dopo un mese di utilizzo assiduo e dopo un viaggio ad Amsterdam posso affermare con certezza che il Samyang 12mm è un obiettivo fantastico ad un prezzo ridicolo!
CARATTERISTICHE TECNICHE
Dimensioni ridotte, prestazioni da lente professionale, attacco per tutte le fotocamere mirrorless, apertura F2 e prezzo abbordabilissimo: queste le caratteristiche principali di questo obiettivo che, come dichiarato dalla casa costruttrice, colma una grossa lacuna, quella dei grandangolari luminosi a portata di tutte le tasche.
Obiettivo | Samyang 12 mm f/2 NCS CS |
Costruzione | 12 elementi in 10 gruppi |
Innesto | Canon M, Fujifilm X, Samsung NX, Sony E, Micro QT |
Angolo di campo | 98.9° (Aps-C) 83° (4/3) |
Messa a fuoco | Manuale, distanza minima 20 cm |
Lamelle diaframma | 6 |
Apertura | f/2 – f/22 (manuale) |
Lunghezza | Canon: 59 mm; Fuji: 59.4; Samsung 51.6, Sony 59.1, Micro QT 57.9 |
Diametro massimo | 72.5 mm |
Peso | Canon 245 g; Fujifilm 260 g; Samsung 235 g; Sony 245 g; Micro 4/3: 255 g |
Diametro filtri | 67 mm |
Accessori | Paraluce e portafiltri |
ASPETTO
L’obiettivo è davvero leggero, compatto e solido. Trasmette un senso di robustezza ed affidabilità e si stenta a credere che costi meno di € 300!
Il paraluce è smontabile (novità per Samyang), caratteristica che rende possibile l’utilizzo di filtri, molto amati dai paesaggisti.
La ghiera di messa a fuoco è rigida al punto giusto e, a differenza degli obiettivi Fuji, non si sposta con un movimento accidentale.
Nel complesso visivamente è proprio bello e professionale.
MESSA A FUOCO
Si è vero, è solo manual focus, e questa caratteristica mi ha fatto tentennare non poco. Ho sempre scattato in autofocus e temevo di non essere in grado di utilizzarlo in maniera corretta. Ho letto anche decine e decine di articoli relativi all’iperfocale, con annessi calcoli astrusi che sembrano fare di tutto per risultare antipatici alla mia sfera di comprensione. Alla fine non servono a nulla, perché tutte le attuali fotocamere mirrorless hanno una funzione eccezionale che si chiama focus peaking, che mette in evidenza le aree a fuoco e rende facilissima l’impostazione manuale. Meglio di così!
Lavorando a F5.6 è già possibile avere tutto a fuoco.
QUALITA’ IMMAGINE
Veniamo adesso all’aspetto più interessante, ovvero la qualità immagine e la nitidezza.
Come si vede nello schema le migliori prestazioni tra centro e bordi le si hanno lavorando tra F 5.6 a F8, come del resto la maggior parte delle lenti. Il tallone di achille di tutti i grandangoli sono i bordi, la cui nitidezza è spesso inferiore rispetto al centro. La maggior parte dei miei scatti li ho fatti proprio a F5.6 e devo dire che la lente si è sempre comportata benissimo. Anche con ingrandimenti al 100% si ha una qualità davvero impressionante e non si notano cali di prestazione. Per quello che costa non si può chiedere di meglio.
UTILIZZO
Come tutti gli obiettivi grandangolari anche questo Samyang è molto adatto per foto di paesaggi, grazie anche ai suoi colori belli, caldi e avvolgenti. Grazie all’apertura F2 si presta molto per astrofotografia e foto di interni.
La distorsione piuttosto contenuta (e comunque facilmente recuperabile in post produzione) lo rendono adatto anche per foto di architettura.
La focale effettiva 18 mm lo rende sfruttabile per street, quando si vogliono fare inquadrature piuttosto ampie .
Poco consigliato invece per ritratti, perché i visi vengono distorti parecchio.
FOTO DI ESEMPIO



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mi stai facendo appassionare al 12 mm.. ho una xe2 dopo aver avuto la xm1.
devo dire che la FF resta sempre più a casa.
oltre all’XF23 , al 35 ed al 18, ho preso il 55/200.
mi diverto anche con un voigtlander 75 a fuoco manuale (con qualche errore di maf di troppo… ).
in termini di resa cromatica vedo che il 12 è piuttosto saturo, normalmente che settaggio hai usato per il colore il velvia?
il tuo sito è bello, snello, tecnico e anche simpatico. continua così.
Ciao, ti ringrazio per i complimenti che fanno sempre molto piacere.
Per quanti riguarda i settaggi di solito scatto in raw e metto tutto in automatico, poi sistemo successivamente in posto produzione. Mi piacciono i colori più saturi in certe situazioni. Tra i settaggi quello che prediligo è Astia soft, ma comunque lo decido sempre dopo, a seconda dell’immagine e della luce.
Ciao
Secondo te è buono per foto d’interni con poca luce, tipo concerti musica live?
da utilizzare con Fuji Xt-10
Assolutamente si. L’apertura F2 è perfetta per occasioni del genere. Tra l’altro credo la messa a fuoco manuale possa essere un vantaggio anziché uno svantaggio, superando quelli che possono essere i limiti dell’autofocus della fotocamera.
Ciao,
possiedo già l’8mm Fisheye della Samyang che uso con una Fuji X-T1 e volevo affiancargli questo 12mm per quelle situazioni in cui sia preferibile avere poca distorsione.
Vedo però che nella prima foto se ne nota ancora parecchia mentre nelle altre due no, l’ultima in particolare con la scaletta del bagnino in posizione pessima per la distorsione. Volevo quindi chiederti se queste due fossero state postprodotte e “stirate” per annullare la distorsione o se sono originali e come vedi l’accoppiata 8mm+12mm, se utile o ridondante.
Grazie, ciao
Nella prima foto la distorsione è più evidente per via del punto di ripresa, molto basso, che ha prodotto la tipica distorsione dei grandangoli più spinti. Le altre due invece sono state scattate ad altezza occhi, e quindi per questo motivo sono allineate e non si nota la distorsione. In ogni caso su nessuna ho fatto delle modifiche per eliminare la distorsione.
Io l’8 non lo conosco, so che però è un fish eye, e quindi sicuramente diverso dal 12.
ho appena acquistato il samyang 12 per fuji xt10.
ho un problema stranissimo. con quest’ottica non scatta le foto. automatico, manuale, ho provato a cambiare ogni regolazione, a controllare attacco. vedo l’immagine perfetta sul display ma non scatta mai…che tu sappia, c’è una regolazione particolare per le ottiche non Fuji? Grazie
Si, anche io all’inizio avevo avuto lo stesso problema. In realtà dalle impostazioni della fotocamera occorre attivare lo scatto senza obiettivo. Una volta fatto questo il Samyang funziona correttamente.
Fammi sapere in ogni caso.
Ci sono arrivato anche io 🙂 dopo 2 ore di ricerche…grazie tante comunque della risposta!
Pingback: Amsterdam, città da vivere e fotografare | Giusy Vaccaro
Ciao Giusy,
ti faccio i complimenti per questa tua recensione dettagliata e chiara.
Sto per acquistare questa ottica, ma ho un dubbio sui filtri.
Stavo pensando di prendere dei filtri 77 mm con dei down step per adattarli (cosi me li ritrovo se compro delle lenti da 77mm di diametro).
mica sai se si possono avere dei problemi?
Ciao Grazie
Ciao Federico e grazie!
Per quanto riguarda i filtri, io li uso esattamente così, perché avevo già dei filtri 77 mm e non volendo comprarne altri ho preferito utilizzare degli anelli adattatori. Mai avuto problemi.
alla fine non ho piu resistito e l’ho ordinato e ricevuto ieri con i filtri da 77-
l’unica cosa è che ho notato subito è che la chiera delle distanze non è settata perfettamente nel senso che il puntino bianco non sul simbolo infinito ma piuttosto sulla “L” e quando metto su 0.2 va piu verso sinistra.
per te è lo stesso?
ciao
Federico
Mah, ti dirò, all’inizio mi avvalevo molto del focus peaking, ma dal momento che lavoro quasi sempre con aperture intorno a 5.6, mettendo il pallino bianco a metà della L, non ho mai avuto nessun problema ed ho avuto tutto a fuoco.